È accaduto in un cantiere di Bioggio, durante i lavori di montaggio di un soffitto. Un lavoratore temporaneo, che non disponeva della necessaria formazione, è caduto da una piattaforma di lavoro elevabile subendo gravi conseguenze fisiche permanenti.
A seguito dell’inchiesta penale da parte della polizia e del Ministero Pubblico, veniva promossa l’accusa contro il proprietario dell’impresa di costruzioni, il capo muratore presente in cantiere e la responsabile dell’agenzia di lavoro temporaneo.
Questo, in sintesi, il filo conduttore del processo penale fittizio organizzato a scopo dimostrativo dalla SUVA il 26 aprile 2023.
Durante un’interessantissima giornata dedicata agli addetti ai lavori, la SUVA ha ricostruito in forma abbreviata il processo penale e nel pomeriggio quello civile con dibattimento ed arringhe. I dibattimenti sono stati condotti alla presenza del giudice penale (il mattino), del pretore del cancelliere (nel pomeriggio) e degli imputati e rispettivi avvocati.
Tutti gli imputati sono stati riconosciuti colpevoli, anche se con gradi di colpa diversi, dei reati a loro ascritti secondo le norme attualmente vigenti in Svizzera.
Il processo civile, dibattuto nel pomeriggio, ha portato alla condanna delle due aziende coinvolte al pagamento in solido di oltre 1 milione di franchi più interessi, ed oltre centomila franchi in spese processuali e ripetibili, da rifondere alla parte lesa.
Ma le conseguenze per le due aziende coinvolte rischiano di non essere terminate qui. La SUVA, infatti, sulla base delle proprie valutazioni, si riserva anche il diritto di regresso contro le stesse per il recupero delle spese di cura ed indennità anticipate.
Deve far riflettere un passaggio della sentenza penale che recita: “che pertanto, al di là di eventuali colpe della vittima, il comportamento corretto anche di uno solo degli imputati avrebbe permesso quasi certamente di evitare l’infortunio; le loro azioni ed omissioni, secondo l’ordinario andamento delle cose e l’esperienza della vita, sono invece state idonee a produrre il danno che si è verificato; prese singolarmente non sono state la causa unica dell’infortunio, ma sicuramente lo hanno favorito.”
La migliore prevenzione, oltre ad una cultura aziendale della sicurezza, è senz’altro la formazione per l’utilizzo di Piattaforme di Lavoro Elevabili non solo per gli operatori, ma anche per i responsabili, i tecnici ed i capi cantiere, in modo da comprenderne rischi e benefici nell’utilizzo.
Le PLE restano, come dimostrano anche le più recenti statistiche, il mezzo di lavoro TEMPORANEO in quota più sicuro. Le persone che le utilizzano devono però essere adeguatamente formate ed istruite, così come chi si occupa di mettere a disposizione tali macchine.
Se anche tu vuoi iniziare ad utilizzare questi mezzi di lavoro, visita la nostra pagina sulla formazione oppure contattaci direttamente via e-mail a formazione@vismara.ch o per telefono al +41 91 941 75 59