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La nascita delle gru (4° episodio)

Il periodo storico del Rinascimento, iniziato in Italia tra il 1400 ed il 1500, porta un grande rinnovamento filosofico, artistico e letterario. È l’era delle grandi innovazioni in ogni campo di attività, molti gli artisti in questa epoca umanistica e rinascimentale, Pico della Mirandola, Leonardo da Vinci e tanti altri ancora. Nascono e si sviluppano rapidamente nuove idee, le scienze e le arti si muovono molto velocemente. Anche l’architettura si muove in nuove direzioni, città, castelli, chiese, case e porti vengono riproposti con nuovi stili.

Nuovi metodi costruttivi si sviluppano e come diretto risultato aumenta l’esigenza di gru ed attrezzature per il sollevamento. La produzione d’ingranaggi dentati, perfezionata durante il quindicesimo e sedicesimo secolo darà un impulso importante allo sviluppo della tecnologia nella costruzione delle gru.

Durante il Rinascimento vengono generate molte più informazioni sulle gru rispetto all’epoca del Medioevo. Il materiale prodotto è molto più comprensibile in quanto prodotto da esperti anziché da artisti. Vengono quindi descritti con precisione i progetti, le attrezzature e le gru utilizzate durante il Rinascimento senza però trascurare il lato artistico che contraddistingue comunque queste descrizioni da quelle del Ventesimo secolo.

Nella prossima puntata della nostra storia scriveremo compiutamente del mastro costruttore ed ingegnere ticinese del Vaticano Domenico Fontana (1547-1607) che si occupò durante la sua epoca di movimentare e sollevare componenti pesanti fino a 350 tonnellate. Durante una di queste operazioni vennero impiegate fino a 1000 persone. Durante quel periodo vennero completate operazioni architettoniche di estrema complessità, per esempio la traslazione di un obelisco per 250 metri con l’utilizzo di corde dal diametro di oltre 80 millimetri e fino a 400 metri di lunghezza.
Nonostante la materia prima per la produzione delle corde dovesse venir importata in Europa, le stesse risultavano più economiche rispetto alle catene. Questo in quanto l’acciaio non riusciva ad essere forgiato in modo uniforme e le catene non risultavano quindi affidabili per i sollevamenti. Inoltre, il peso delle catene risultava molto maggiore rispetto a quello delle corde di canapa riducendo quindi in modo importante la capacità di sollevamento delle gru.

In alcune rappresentazioni dell’epoca, ma anche in opere importanti (La Torre di Babele, dipinta del 1563), si scorgono gru e macchine di sollevamento. Segno questo della diffusione di tali macchine che spesso poi anche gli artisti rappresentavano nelle proprie opere.

Nella prossima puntata continueremo a trattare diffusamente l’epoca del Rinascimento con molte ed interessanti rappresentazioni delle macchine dell’epoca.

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